Per i familiari

Queste raccomandazioni possono aiutare i familiari e le persone che si occupano del soggetto affetto da deterioramento cognitivo, a cercare di semplificare i problemi della vita quotidiana e a proseguire, in questo modo, il programma riabilitativo impostato con la collaborazione di tutte le persone vicine al soggetto.

Modalità di comunicazione

  • Usare parole brevi e frasi semplici e non troppo lunghe.
  • Fare solo una domanda per volta. Se ripetiamo la domanda, dovremo cercarle di ripeterla con le stesse parole.
  • Chiedere al soggetto di svolgere un solo compito per volta.
  • Parlare lentamente e dare tempo al soggetto di rispondere.
  • Cercare di parlare di fronte al soggetto.

Comunicazione non verbale

  • Rimanere calmi, sereni e disponibili ( anche se siamo nervosi, il linguaggio del nostro corpo aiuterà il soggetto a rimanere tranquillo).
  • Sorridere, prendere la mano del soggetto, esprimere affetto in qualche altro modo.
  • Tenere lo sguardo su di lui.
  • Osservarlo per vedere se ci sta seguendo con attenzione.
  • Se usa il linguaggio del corpo per segnalarci che non è attento, possiamo provare dopo qualche minuto.
  • Utilizzare, senza eccedere, altri segnali oltre le parole: indicare, toccare, dare degli oggetti.
  • Mostrare un’azione o descriverla con le proprie mani.

Udito

  • Essere sicuri che il soggetto ci possa sentire.
  • Utilizzare le protesi acustiche in modo adeguato ( se il soggetto ne fa uso regolare).
  • Un tono di voce acuto è un segnale non verbale di nervosismo e può essere percepito in modo distorto dal soggetto.
  • I suoni ad alta frequenza sono più difficili da udire.
  • Un tono normale, medio, è anche più facile da percepire per chi ha deficit uditivo.
  • Dare al soggetto informazioni da dove provengono i suoni e rumori.
  • Eliminare rumori o attività che possono disturbare la comunicazione.

Vista

  • Le persone con deterioramento cognitivo, possono perdere la capacità di capire ciò che vedono o sentono ( agnosia) e possono percepire in modo distorto stimoli visivi e uditivi (dispercezione).
  • In qualsiasi attività che il soggetto svolge, è importante ci sia un’illuminazione adeguata.
  • Utilizzare gli occhiali da vista, se necessario.

E' importante sottolineare come il deficit dell’udito e della vista, possono ulteriormente aggravare i problemi del soggetto e portare al cosiddetto “ eccesso di disabilità).

Memoria a breve termine

E’ bene ricordare che questa è una delle aree cognitive più compromesse dalla malattia, quindi una situazione frequente è quella appunto di non ricordare ciò che accade in un breve spazio di tempo. Manca appunto, una sostanza ( neurotrasmettitore) che è la causa del disturbo di fissazione della memoria a breve termine mentre, in generale, i ricordi passati ( memoria a lungo termine) vengono maggiormente conservati. Pertanto una situazione frequente è quando il soggetto tende a ripetere e a perseverare nelle sue richieste, perché non ricorda di averla già fatta. In questi casi, può essere d’aiuto avere un’agenda, foglio grande dove annotare le cose richieste e cancellare quelle già risolte.

Linguaggio

In base alla situazione della malattia, quest’area cognitiva può essere aggredita dal deterioramento cognitivo. E’ buona regolare cercare di utilizzare il linguaggio come una “protesi” ( anche la scrittura) per il cervello, come una riserva cognitiva che può aiutare il soggetto le difficoltà nelle altre aree cognitive più compromesse.
Nelle fasi più avanzate, è stato verificato che anche il semplice conversazionalismo ( il soggetto ha una struttura lessicale limitata) può aiutare il soggetto a mantenere un “ ponte levatotio” per comunicare con gli altri.

Orientamento nel tempo e nello spazio

Per disorientamento si indica una condizione in cui il soggetto non è in grado di fornire le coordinate temporali e/o spaziali nelle quali si trova. In questo senso è importante:

  • Ricordare al soggetto alcune informazioni semplici sul tempo: la data, il giorno, il mese, l’anno, la stagione (durante la mattinata).
  • Altrettanto vale per le informazioni sull’ambiente in cui si trova: dove si trova in quel momento, il piano, la città o il paese, la regione, la nazione.
  • E' importante avere un calendario, un quotidiano, un orologio ben visibile, un’agenda. Se il soggetto è in grado di seguire la tv, scegliere il telegiornale le storie semplici e brevi. In ogni caso il soggetto non deve essere lasciato solo davanti alla tv.
  • E' bene ricordare al soggetto durante un incontro, il nome delle persone con cui si trova.

Reazioni esagerate

Le persone con deficit cognitivo, possono presentare momenti di nervosismo e rapidi cambiamenti di umore soprattutto in situazioni nuove e confuse: gruppi di persone, ambienti rumorosi, troppe domande contemporaneamente, oppure compiti troppo difficili. Il soggetto può piangere, agitarsi, arrabbiarsi, o intestardirsi fino ad aggredire coloro che stanno cercando di aiutarlo. Può cercare di nascondere il proprio malessere negando quello che sta facendo o accusando gli altri.

Cosa fare?

Per evitare o limitare le azioni distruttive, dobbiamo prima di tutto accettare che questi comportamenti non sono dovuti alla testardaggine o alla cattiveria, ma rappresentano una reazione che una persona non è in grado di controllare. E’ pur vero che alcuni tratti del carattere ( positivi o negativi) possono essere enfatizzati dalla malattia. Il modo migliore per evitare reazioni distruttive è quello di prevenirle.

Tra le cause più frequenti i reazioni esagerate ricordiamo:

  • Dover pensare a più cose contemporaneamente.
  • Cercare di fare qualcosa che non si è in grado di fare.
  • Non capire ciò che si deve fare.
  • Non capire ciò che si è sentito e visto.
  • Essere affaticato non riuscire a farsi capire.
  • Essere trattato come un bambino.

Nel caso in cui non si riesca a prevenire l’aggressività, è importante assumere un comportamento il più possibile calo, parlando con gentilezza e con un linguaggio semplice con un ritmo più lento, cercando di distrarre il soggetto.

Dispercezione e allucinazione

In presenza di deliri e allucinazioni è opportuno con tatto e discrezione, di riportare il soggetto ad un rapporto corretto con la realtà. Talvolta questo comportamento può irritare, perché la persona si sente contraddetta in una cosa di cui è convinta. In altri casi può essere utile distrarre il soggetto.

N.B.:

Ogni cambiamento della routine quotidiana, degli spazi, è vissuto in modo più problematico è difficile da comprendere per il soggetto.

Una routine regolare, attività metodiche, aiutano a ridurre la confusione

Dona il 5 per mille all'AFMAA, sostieni i bisogni dei malati di alzheimer e dei loro familiari.
Codice Fiscale A.F.M.A.A. 90013050670